Kill Creek

Kill Creek
Scott Thomas

Rizzoli, pubblicato nel Ottobre 2019
512 Pagine

A ridosso di Halloween, il 29 ottobre 2019, è uscito in Italia Kill Creek, l'attesissimo romanzo di Scott Thomas. Lo sceneggiatore approda nel mondo dell'editoria con una storia horror, di cui vado a parlarvi proprio oggi.

Sam McaGraver è un famoso autore di libri dell'orrore che sta attraversando un momento di stallo. Dopo aver sfornato un bestseller dietro l'altro, il blocco dello scrittore ha colpito anche lui. Quando gli arriva la proposta di un'intervista accetta con titubanza, perché si tratta di un'intervista particolare, in cui gli viene chiesto di passare la notte di Halloween in una delle case infestate più famose al mondo: Kill Creek.
Lo stupore è ancora più grande quando Sam scopre che non sarà il solo a partecipare. Insieme a lui saranno intervistati altri tre colossi della letteratura horror, famosi per le diverse sfumature di genere che danno ai loro libri. Sebastian Cole, Daniel Slaughter e T.C. Moore, l'unica donna tra loro.
Nessuno di loro crede realmente che Kill Creek sia infestata, eppure, rumori, presenze e suggestioni iniziano ad insinuarsi nella mente dei protagonisti, e la notte è più lunga di quanto immaginassero.

Il romanzo si apre con ampie presentazioni introduttive dei personaggi, tutti e quattro interessanti per motivazioni diverse e tra loro, il mio preferito è Sebastian Cole l'autore di horror per eccellenza, con una carriera di successo planetario. Il parallelismo con Stephen King è venuto naturale, non so se fosse voluto o meno, ma sembra proprio un omaggio al Re dell'horror.
Accanto a loro la protagonista inanimata: la casa. Scrivere un romanzo horror non è un'impresa semplice, perché gli elementi che suggestionato sono sempre gli stessi, e l'impatto o le reazioni non sono le stesse che si avrebbero guardando un film. Eppure alcune descrizioni della casa sono riuscite a suggestionarmi.

È un romanzo che conta oltre 500 pagine, ricche di descrizioni chiare, tanto da percepire la paura che aleggia tra i personaggi. L'atmosfera infatti rimane per tutta la durata piuttosto misteriosa, anche se devo dire che la parte centrale risulta molto più lenta rispetto all'inizio - seppur introduttivo - e alla fine in cui invece l'ansia aumenta esponenzialmente.

Kill Creek
Scott Thomas

Rizzoli, pubblicato nel Ottobre 2019
512 Pagine

A ridosso di Halloween, il 29 ottobre 2019, è uscito in Italia Kill Creek, l'attesissimo romanzo di Scott Thomas. Lo sceneggiatore approda nel mondo dell'editoria con una storia horror, di cui vado a parlarvi proprio oggi.

Sam McaGraver è un famoso autore di libri dell'orrore che sta attraversando un momento di stallo. Dopo aver sfornato un bestseller dietro l'altro, il blocco dello scrittore ha colpito anche lui. Quando gli arriva la proposta di un'intervista accetta con titubanza, perché si tratta di un'intervista particolare, in cui gli viene chiesto di passare la notte di Halloween in una delle case infestate più famose al mondo: Kill Creek.
Lo stupore è ancora più grande quando Sam scopre che non sarà il solo a partecipare. Insieme a lui saranno intervistati altri tre colossi della letteratura horror, famosi per le diverse sfumature di genere che danno ai loro libri. Sebastian Cole, Daniel Slaughter e T.C. Moore, l'unica donna tra loro.
Nessuno di loro crede realmente che Kill Creek sia infestata, eppure, rumori, presenze e suggestioni iniziano ad insinuarsi nella mente dei protagonisti, e la notte è più lunga di quanto immaginassero.

Il romanzo si apre con ampie presentazioni introduttive dei personaggi, tutti e quattro interessanti per motivazioni diverse e tra loro, il mio preferito è Sebastian Cole l'autore di horror per eccellenza, con una carriera di successo planetario. Il parallelismo con Stephen King è venuto naturale, non so se fosse voluto o meno, ma sembra proprio un omaggio al Re dell'horror.
Accanto a loro la protagonista inanimata: la casa. Scrivere un romanzo horror non è un'impresa semplice, perché gli elementi che suggestionato sono sempre gli stessi, e l'impatto o le reazioni non sono le stesse che si avrebbero guardando un film. Eppure alcune descrizioni della casa sono riuscite a suggestionarmi.

È un romanzo che conta oltre 500 pagine, ricche di descrizioni chiare, tanto da percepire la paura che aleggia tra i personaggi. L'atmosfera infatti rimane per tutta la durata piuttosto misteriosa, anche se devo dire che la parte centrale risulta molto più lenta rispetto all'inizio - seppur introduttivo - e alla fine in cui invece l'ansia aumenta esponenzialmente.
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